Vuelta a España, il direttore Guillén esclude la riduzione dei giorni di corsa per il futuro
Archiviata con la festa di Madrid la Vuelta a España 2018, il direttore della corsa Javier Guillén guarda già al futuro. Negli ultimi mesi era ventilata l’ipotesi di una riduzione dei giorni di corsa per quanto riguarda Vuelta e Giro d’Italia, che trovava d’accordo sia il presidente dell’UCI David Lappartient che il presidente della Commissione Strada Tom Van Damme. L’idea sarebbe quella di portare a 16 i giorni di corsa, con un solo giorno di riposo, ma, a quanto pare, gli organizzatori della corsa iberica hanno voluto mettere le mani avanti, spiegando che non ci sarà nessun accorciamento.
“So che la gente sta parlando di questa cosa, ma so anche che l’UCI non sta prendendo seriamente in considerazione questa ipotesi – ha spiegato Guillén a VeloNews – Penso sarebbe un grave errore. Ogni sport ha le proprie icone e non avrebbe assolutamente senso che uno sport si ‘autoamputasse’ parti perfettamente funzionanti. Credo che il Giro e la Vuelta siano due gare straordinarie e debbano continuare a essere quello che sono: corse di tre settimane“.
Il trionfo di Simon Yates nell’edizione di quest’anno, con l’appassionante scontro finale tra i favoriti sul Coll de la Gallina, ha convinto il direttore della Vuelta del fatto che la sua corsa sia sicuramente tra le più entusiasmanti in calendario. “Ciò che rende speciale la Vuelta è che la gara non ha quel livello di controllo che vediamo in altre gare – ha continuato Guillén – La corsa può essere decisa fino all’ultima tappa di montagna. Penso che questo sia ciò che rende la Vuelta la corsa più bella della stagione“.
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